Dopo un anno e mezzo dalle nostre dimissioni, trovo il coraggio e la forza di raccontare la storia del nostro grande leoncino!
Jason è nato a 30 settimane con un peso di 686 grammi, a quell’ epoca avrebbe dovuto pesare un bel pò di più ma un grave iposviluppo dovuto a problemi placentari ha rallentato e infine fermato la sua crescita…

Tutto iniziò l 8 ottobre 2020, quando alla visita morfologica a 22 settimane si accorsero che c’era qualcosa che non andava… La placenta era davvero spessa e il bimbo troppo piccolino… Ci crollò il mondo addosso, la gravidanza tanto desiderata,  dopo un aborto di qualche mese prima, sembrava dover interrompersi da un momento all altro… A 22 settimane Jason pesava solo 350 grammi. Ci spiegarono che non avrebbero potuto farlo nascere perché le%di sopravvivenza erano quasi nulle. Ci prepararono al peggio, parlavano come se Jason fosse destinato a lasciarci molto presto, non volevamo crederci…

Eravamo arrabbiati, impauriti, increduli. Venni subito ricoverata e per 10 giorni mi fecero molti esami dove ci confermarono che non c’era nulla che potessero fare per noi… Si poteva solo sperare che Jason resistesse ancora qualche settimana e che crescesse di qualche grammo..Rimasi immobile a letto per giorni… Alla 26 settimana mi ricoverarono definitivamente… Da lì gli interminabili monitoraggi, le notti insonni, le chiaccherate infinite con le compagne di stanza, le lacrime…

La mattina del 4 dicembre Jason venne al mondo forte come un leoncino… Ci avvisarono da subito che la situazione era davvero critica, ma ci sentivamo tutti più forti e ottimisti… Jason era lì con noi! Il nostro piccolino aveva resistito fino ad allora!! Dopo 2 giorni dal parto raggiunsi Jason in terapia intensiva neonatale…non sapevo cosa ci avrebbe aspettato, furono davvero giornate difficili…alla vigilia di Natale Jason ci regalò il suo primo kg ma la sera, mentre facevamo la marsupioterapia come di consueto, i suoi valori cominciarono a preoccupare i medici…fu appunto colpa di una brutta sepsi ma che dopo qualche giorno, fortunatamente, sconfisse con l aiuto di alcuni antibiotici..fece poi i conti con broncodisplasia, glicemie ballerine, intolleranze…ci furono giorni dove non ce la facevamo davvero più e presi dallo sconforto credevamo di non uscirne, non riuscivamo a immaginare un futuro fuori da lì…un futuro felice con il nostro bambino!

Ma dopo 98 giorni di tin il nostro piccolino era pronto per tornare a casa con noi… E non dimenticherò mai quel giorno che rimarrà uno dei più belli della mia vita!!!

A casa con la nostra famiglia tutto fu molto più semplice e con il passare dei mesi anche noi siamo riusciti a lasciare alle spalle la sua prematurità godendoci la sua forza e simpatia… Non dimenticheremo mai quel periodo così buio fatto di ansie e paure ma la speranza è stata davvero l ultima a morire anche se in quei giorni questo detto non mi consolava neanche un pò!!!…vorrei stringere quei genitori che si trovano ora nella situazione che abbiamo vissuto noi e dargli tanta forza, dirgli di crederci per davvero perché ne vale la pena…che i nostri piccoli hanno bisogno della nostra forza e del nostro coraggio.. Anche se inizialmente e in alcune giornate la TIN può sembrare un posto pieno di dolore e disperazione, è uno dei posti con più amore e solidarietà al quale io sia mai appartenuta!
Colgo l occasione per ringraziare infinitamente tutto il personale dell’ Ospedale  del S. Gerardo per la loro professionalità e umanità.

Jason, mamma e papà.