Il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale è un’esperienza profondamente dolorosa e destabilizzante per tutta la famiglia. La nascita prematura o la presenza di una patologia alla nascita possono amplificare la vulnerabilità emotiva dei genitori, mettendo a dura prova il loro equilibrio psicologico e relazionale. Un genitore che entra in Terapia Intensiva Neonatale deve necessariamente fare i conti con una genitorialità interrotta: non solo si è interrotta la gravidanza fisicamente, ma anche la rappresentazione materna e paterna di essa. Vi è inoltre una genitorialità ferita, con sentimenti di colpa e inadeguatezza, che possono far sentire i genitori incapaci di proteggere il proprio bambino.
In questo percorso complesso, la figura dello psicologo riveste un ruolo fondamentale. Lo psicologo offre supporto psicologico ai genitori fin dai primi momenti, aiutandoli a dare senso alle proprie emozioni e a trovare nuove risorse interiori per stare vicino al bambino, ancora poco conosciuto e in alcuni casi diverso da quello immaginato durante la gravidanza. Con il passare del tempo, lo spazio di supporto diviene importante per elaborare vissuti di colpa e di inadeguatezza, promuovendo ed evidenziando le competenze genitoriali presenti, favorendo il recupero di un attaccamento sicuro.
Allo stesso tempo, lo psicologo offre supporto agli operatori sanitari e ai volontari, affinché possano gestire al meglio le proprie emozioni e accogliere con sensibilità e competenza quelle dei genitori. Questo lavoro sinergico contribuisce a creare un ambiente più sereno e accogliente, favorendo una migliore adesione alle cure e rafforzando il legame tra genitori e neonato. Inoltre, lo psicologo sostiene e promuove il percorso per “andare oltre” l’esperienza traumatica, permettendone un’integrazione nella storia di vita del singolo e, quando necessario, fa da tramite con i servizi del territorio per garantire alla famiglia un supporto continuativo.
Proprio per l’importanza di questa figura, Intensivamente Insieme Odv finanzia da anni un progetto che prevede la presenza in reparto di una psicologa. Questo permette di avere una psicologa psicoterapeuta che affianca l’équipe medico-infermieristica e accompagna i genitori e le famiglie in questo cammino. La presenza della psicologa dell’Associazione consente al reparto di avere lo psicologo disponibile per due giorni alla settimana, con presenza sia al mattino che al pomeriggio.

Inoltre, la psicologa dell’Associazione coordina e gestisce la formazione del gruppo dei volontari, con supervisioni e incontri periodici in cui vengono proposte e coordinate attività rivolte ai genitori in reparto. Queste iniziative mirano a promuovere anche un aiuto tra pari, offrendo ai genitori nuove energie per stare accanto ai loro bambini, facendoli sentire compresi e sostenuti. Il tutto sempre nell’ottica della Family-Centered Care, che permea la filosofia del reparto.

Sappiamo che questo progetto è fondamentale e ogni anno ci impegniamo a raccogliere fondi per poterlo mantenere e potenziare. Le mamme non vanno lasciate sole, nemmeno i papà. Il supporto psicologico è un percorso che aiuta le famiglie a ritrovare equilibrio e forza nel loro ruolo genitoriale.